Buongiorno Noisers! A proposito della rubrica “gli ambiti di applicazione della grafologia” (Link) oggi voglio parlarvi di una stupenda realtà presente nell’ambito scolastico in diverse Regioni d’Italia, seppur in maniera frammentata da Nord a Sud (es. Lombardia, Emilia-Romagna, Puglia ecc.), e che spero pian piano possa espandersi a macchia d’olio su tutto il territorio italiano. Di cosa sto parlando? Parlo del cosiddetto “sportello grafologico”.
Vi starete sicuramente chiedendo: cos’è questa roba? Ve lo spiego subito:
si tratta di un vero e proprio “sportello” che offre un servizio (gratuito o meno) di supporto a studenti e professori per ciò che riguarda l’orientamento scolastico e professionale attraverso l’uso ragionato della grafologia.
I destinatari dello sportello grafologico sono prima di tutto gli studenti, ed in particolar modo quelli frequentanti il primo e l’ultimo anno della scuola (primaria o superiore); nondimeno tale attività può risultare utile, se non indispensabile, per l’intero corpo docente, in special modo per coloro che saranno chiamati a seguire gli stessi studenti fin dal primo anno di scuola: in questo modo, nel ruolo di educatori, potranno accompagnare più consapevolmente e con maggiore personalizzazione didattica il singolo ragazzo nel delicato percorso di studi che lo attende nei successivi cinque anni.
In sostanza questi sportelli, attraverso l’uso del prezioso strumento della grafologia morettiana (se sei curioso, ne parlerò nel prossimo articolo), si prefiggono il nobile scopo di:
a) Coadiuvare l’operato dei docenti al fine di guidare i propri discenti ad un più corretto, consapevole, stimolante e personalizzato percorso di studi evidenziandone le attitudini e le potenzialità individuali (cd. orientamento in entrata);
b) Consigliare e indirizzare l’alunno (di concerto con i suoi genitori/tutori) verso una futura scelta didattica o professionale più idonea alle caratteristiche personali, nel rispetto delle doti intellettive e comportamentali, tenendo in considerazione interessi, motivazioni e capacità (cd. orientamento in uscita).
Cosa ci può realmente dire la grafologia, come può un’analisi grafologica aiutare nell’orientamento scolastico? Ve ne ho già parlato brevemente ed in maniera molto generica in un mio precedente articolo, ma vi rinfresco la memoria. Un’analisi grafologica mette l’accento sulle principali doti dello scrivente, sulle caratteristiche dell’intelligenza, del temperamento e mira a consigliare come si possano valorizzare le potenzialità del ragazzo. Aiuta soprattutto nel comprendere i propri punti di forza e i propri punti di debolezza, le qualità sulle quali puntare e quelle che hanno invece bisogno di essere consolidate e rafforzate: spesso le persone puntano su talenti che non hanno, e tralasciano di sviluppare quelli che hanno. Di conseguenza la grafologia, che non sempre viene utilizzata in ambito scolastico per orientare gli studenti, è uno strumento davvero utile e soprattutto rappresenta un punto di vista oggettivo e verificabile grazie al metodo applicato.
Qualche lettore più attento a questo punto si starà chiedendo: non esistono già i “test di orientamento”? Certo, bella domanda, ma vi do anche una bella risposta: i canonici test di orientamento scolastico ai quali sovente vengono sottoposti gli studenti (soprattutto alla fine del percorso di istruzione superiore) possono risultare molto lunghi e pertanto tediosi per l’alunno che lo compila; sono basati sulle dichiarazioni del singolo somministrato che il più delle volte non corrispondono alla verità poiché frutto di aspirazioni non sempre realizzabili; conseguentemente tali test, non di rado, restituiranno risultati poco soddisfacenti dal punto di vista dell’aderenza alla realtà essendo falsati sia dalla “smania” di completarlo in fretta, sia dalla superficialità con la quale vengono compilati poiché poco interessanti o accattivanti dal punto di vista del discente.
Il test grafologico di personalità al contrario incuriosisce e coinvolge lo studente ma soprattutto l’aspetto più rivoluzionario è dato dal fatto che non è influenzato dalla conoscenza del ragazzo; difatti è possibile eseguire un’analisi grafologica anche non avendo mai visto il soggetto scrivente!
In altre parole i vantaggi sono:
a) maggiore velocità di somministrazione (bastano pochi scritti coevi o anche precedenti);
b) maggiore curiosità e coinvolgimento da parte dello studente (la grafologia affascina i giovani!);
c) maggiore affidabilità del risultato (poiché non condizionato dalla conoscenza del ragazzo).
Detto ciò, ti affascina l’idea di avere uno sportello grafologico anche nella tua scuola? Sei interessato ad una consulenza? Sono qui per questo!
Foto da: Pixabay