Com’è nata la mia passione per la fotografia digitale.
Chi ha detto che il lavoro è fatto solo di routine, scocciature, stress e privazione del divertimento? Certo, lavoro vuol dire impegno, dedizione, precisione, attenzione per il cliente, empatia, ma ciò non esclude che grazie al lavoro possiamo ritagliarci il nostro piccolo spazio di svago.
In questo mio primo articolo del blog voglio parlarvi della mia passione per la fotografia digitale, nata un po’ per caso… e sapete come? Grazie al mio lavoro! Se pensate che fare l’avvocato ma soprattutto il grafologo giudiziario significhi solo scartoffie e – permettetemi il neologismo più che mai azzeccato – “barbosità” vi sbagliate di grosso; mi sono avvicinato alla fotografia in punta di piedi, quasi impaurito dalla necessità di imparare ad usare un nuovo strumento pieno di tasti e decine di funzioni senza alcuna apparente utilità: la Reflex (rigorosamente Nikon ovviamente).
Se vi state chiedendo “a cosa diavolo serve una reflex ad un grafologo professionista?” vi state ponendo la giusta domanda: la DSLR, acronimo di Digital Single-Lens Reflex mi permette di acquisire le immagini delle firme in assoluta mobilità e di analizzarle con tutta tranquillità nel mio laboratorio lavorando sulle immagini con una qualità sorprendente! Ovviamente non è l’unico strumento adatto allo scopo, allora perché non un comunissimo scanner? Vi chiederete. Immaginate cosa significa andare in giro con uno scanner di documenti A4: significa portarsi appresso PC, fili vari, caricabatterie, senza parlare del fatto che non sempre sarà disponibile una presa di corrente o una comoda scrivania dove poter lavorare fuori studio. Anche se effettivamente esistono alternative “portatili”, la qualità non sarà mai paragonabile a quella di un’immagine prodotta da una reflex! Questo perché il suo sensore ha una qualità ottica mediamente superiore a quella di un comunissimo scanner commerciale, poiché permette di catturare molta più luce e più dettagli grazie alle sue dimensioni più generose; forse dico così perché ormai sono innamorato della mia Nikon, ma d’altronde… a Roma direbbero: “ma che ce frega”?
Volendovi risparmiare inutili dettagli tecnici, vorrei andare al sodo… qual è il rovescio della medaglia in tutto questo? Grazie al lavoro è nata una grande passione e, anche quando porto con me la fotocamera per lavoro, cerco sempre di ritagliarmi un momento per immortalare una scena, una situazione, una circostanza che possa regalarmi e regalare un’emozione, un semplice scatto.
Ecco cosa ne è uscito in un giorno qualunque di primavera al calar del sole:
Che ve ne pare? #enjoyworking #staytuned #noisers